Biscotti di farro con semi d’anice

Biscotti di farro con semi d’anice

Ricetta semplicissima, dal risultato soddisfacente e di media consistenza, né troppo morbida né particolarmente croccante. A fine cottura, il sapore dei semi d’anice si attenua parecchio, ma regala un tocco in più e qualche nota di freschezza.

Ingredienti: 200 gr di farina di farro bio – 150 gr di frutta secca a pezzetti (qui noci e mandorle pelate) – 2 mele dolci – 2 cucchiai di semi d’anice (qui semi verdi, dal sapore meno intenso dell’anice a stella che non è stato possibile reperire) – 1 uovo – 3 cucchiai di semi di girasole – 1 cucchiaino di sale.

Pronto per il forno

Preparazione: in un recipiente mischiare la farina con due mele grattugiate, la frutta secca, i semi di anice, il sale, l’olio di semi e l’uovo ben sbattuto con la frusta.

Lavorare bene l’impasto con un cucchiaio e stenderlo in una teglia grande,  su un foglio di carta forno bagnata e strizzata. Aiutandosi con il cucchiaio e una spatola, dare la forma a panetto. Eventualmente, spolverizzare la superficie con altri semini d’anice.

Cuocere in forno a 240° (forno a gas) preriscaldato per 30 minuti e altri 20 minuti a 200°.

Far raffreddare e tagliare a fette dello stesso spessore.

Come sempre, quando l’assenza di zuccheri aggiunti è totale, i sapori si amalgamo al meglio, lasciando riposare per alcune ore o un giorno intero, il prodotto finito, prima di gustarlo.

Plumcake di mele con farina di pistacchi

Plumcake di mele con farina di pistacchi

Plumcake di mele con farina di pistacchi

In questa ricetta non ci sono le uova, anche se non c’è un motivo in particolare per il quale non sono state messe. C’è invece la farina di pistacchi, dal sapore particolare e da utilizzare insieme ad altre farine.

Ingredienti: 100 gr di farina di pistacchi (di Bronte) – 100 gr di farina di farro bio, macinata a pietra – 100 gr di farina di grano saraceno – la scorza d’arancia bio tritata finemente (2 cucchiaini) – 1 cucchiaino di cannella – 3 mele golden – 1 cucchiaino di sale – 4 / 5  cucchiai di olio di semi di girasole – 1 panetto di lievito (25 gr)

Preparazione: mischiare le tre farine in una terrina, aggiungere il sale, la scorza d’arancia, la cannella, 2 mele a pezzetti molto piccoli, l’olio di semi e infine il panetto di lievito sbriciolato. Aggiungendo poca acqua alla volta, lavorare l’impasto con un cucchiaio, finché risulta molto morbido.

Versare l’impasto nello stampo per plumcake (capienza 500 gr), rivestito con carta da forno bagnata e strizzata.  Decorare con la restante mela.

Cuocere in forno (a gas) preriscaldato  per 30 minuti a 240° e poi altri 20 / 25 minuti a 200°.

Lasciare intiepidire e togliere la carta forno.  Spolverizzare la superficie, se si vuole, con un paio di cucchiaini di stevia.

Il sapore delicato della scorza d’arancia si abbina molto bene a quello della farina di pistacchi.

Charlot in TV? No, al museo!

Chaplin's World, Svizzera

Chaplin’s World, Svizzera

A Corsier-sur-Vevey, nella Svizzera francese, esiste un museo molto particolare. Allestita nella villa dove Charlie Chaplin si era ritirato a causa delle misure maccartiste che gli impedivano di ritornare negli Stati Uniti, l’area museale si può considerare a tutti gli effetti viva e vivace.

Al posto di ricordi polverosi dei tempi che furono,  l’attore e personaggio Chaplin – Charlot rivive in modo interessante, interattivo e  ancora divertente per piccoli e adulti.

Manoir de Ban, l’elegante residenza in cui l’attore ha vissuto dal 1953 al 1977, anno della sua scomparsa, è una bella villa di famiglia circondata da molto verde; la location ideale per un museo vivente.

Da Fellini a Benigni, da Woody Allen a Chaplin stesso in più versioni, oltre trenta statue di cera contribuiscono a far sembrare l’intera esposizione più un palcoscenico in movimento che una galleria di malinconiche testimonianze sul suo personaggio e il mondo del cinema.

Unico attore sopravvissuto all’avvento del sonoro, che ostinatamente continuò a fare del suo mutismo espressivo un cavallo vincente della battaglia contro i “tempi moderni”, Charlie Chaplin rivive ancora nei suoi film proiettati nella sala cinematografica, allestita nel museo.

Dopo una lunga gestazione durata sedici anni, il Chaplin’s World ha aperto i battenti al pubblico solo da circa un paio d’anni e si può prevedere che il numero dei visitatori sia destinato ad aumentare, man mano che il tempo passa.

Aspettando la primavera: crostata di mirtilli con farina di grano saraceno

Crostata ai mirtilli

Sempre freddino là fuori e stare ai fornelli non è certo sgradevole, così dopo aver preparato una cofanata di parmigiana con pomodori, melanzane e scaglie di pecorino romano tutto rigorosamente made-in-Italy si passa all’esperimento-crostata, riuscito egregiamente, modestia a parte.

Ingredienti

250 gr farina di grano saraceno – 100 gr mandorle pelate tritate fini – 300 gr mirtilli (qui sono stati utilizzati quelli bio, congelati, dell’altopiano di Asiago, succosi, ottimi, sembrano appena raccolti) – 25 gr di semi di chia – 2 mele – 1 panetto di lievito (25 gr) – 3 cucchiai olio di semi di girasole – 1 cucchiaino di sale – 1 uovo

Preparazione della marmellata ai mirtilli:

sciacquare i mirtilli, metterli in un pentolino sopra al fuoco. Quando iniziano a sobbollire aggiungere i semi di chia e mescolare bene. A seconda della consistenza desiderata, aggiungere o meno acqua (al massimo 3 o 4 cucchiai). Togliere dal fuoco, versare in un recipiente e porre in frigorifero per il tempo impiegato a preparare la torta.

Preparazione della base:

in una terrina versare 200 gr di farina di grano saraceno, le mandorle tritate, l’uovo sbattuto con la frusta, il sale, le due mele grattugiate, l’olio di semi e, per ultimo, il lievito sbriciolato. Mischiare bene e con l’aiuto di un cucchiaio lavorare con le mani l’impasto, aggiungendo la restante farina un po’ alla volta, in modo da ottenere un panetto il più possibile compatto. Questo passaggio può risultare “critico” per la diversa consistenza delle due farine rispetto a quella classica utilizzata per le torte.

Una volta ottenuto un panetto il più compatto possibile, ricoprirlo con la carta trasparente e riporlo in frigorifero per circa un’ora.

Crostata con marmellata di mirtilli fatta in casa con semi di chia, senza zucchero

Stenderlo poi con il mattarello e se risulta troppo appiccicoso, porlo tra due fogli di carta da forno leggermente unta con olio di semi.  In ogni caso, occorre stenderlo già sul foglio di carta da forno, pronto da mettere in una teglia  ø 22 cm. Prima di stendere la pasta, mettere da parte quella necessaria per ritagliare qualche striscia. Ricoprire la base con la marmellata di mirtilli, su cui verranno messe le strisce di pasta. Ritagliarle sarà un po’ impegnativo, ma volendo ci si riesce, e poi porle sopra la marmellata, incrociandole.   Rimuovere con un coltello l’eventuale parte in eccesso dei bordi. Rivoltare i bordi della base  all’interno, sormontando la parte finale delle strisce.

Cuocere in forno già caldo a 200° (forno a gas) per 45 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare e rimuovere delicatamente la carta sottostante.

Per aggiungere un tocco in più, si può spolverizzare la superficie con un paio di cucchiaini di stevia, a cottura ultimata.

Inoltre, con l’eventuale impasto rimasto inutilizzato, si può creare un cordone spesso 3 – 4 cm e fare cuocere insieme alla torta su un ripiano diverso.

Una volta cotto, si può tagliare,  per formare dei biscotti tipo “cantucci” (anche questi riusciti molto bene), ma questa è tutta un’altra ricetta…