La famiglia dei cavoli, di solito, non incontra molta simpatia tra i consumatori. Probabilmente per via del relativo odore di cottura persistente e il più delle volte fastidioso.
Tuttavia, se questi ortaggi si consumano a crudo, possono risultare più gradevoli, a patto che si riesca a digerirli senza difficoltà.
Riuscire a includere brassicacee o crucifere – la famiglia dei cavoli – nella propria alimentazione non può che far bene, per l’apporto di vitamine C, B6, E, K, A, degli antitumorali glucosinolati, di fosforo, potassio e magnesio. Inoltre, come altre verdure a foglia verde, contengono leuteina e zeaxantina, con grande beneficio per la retina e la vista in generale.
Consumate crude, però, sembrano inibire l’assorbimento dello iodio, per cui dovrebbe essere evitato un consumo eccesivo dell’ortaggio crudo per chi soffre di ipotiroidismo e optare per la cottura.
In ogni caso, 100 gr di cavolo verde crudo, compreso quello romanesco, contengono quasi 40.000 microgrammi tra leuteina e zeaxantina. Una quantità notevole, considerando che il fabbisogno giornaliero si aggira intorno a 6.000 microgrammi.
Ingredienti per due persone
100 gr di cavolo romanesco (solo le cimette)
100 gr di farro
capperi in aceto q.b.
olive verdi q.b.
olio di oliva – eventuale aceto e/o succo di limone
sale – pepe nero – eventuale aglio
Preparazione
Lessare al dente il farro in acqua salata e scolare bene.
Lavare 100 gr di cavolo romanesco, utilizzando solo le cimette e rimuovendo le parti più dure
Passare al mixer, insieme ai capperi, alle olive verdi e all’olio di oliva
Impiattare il trito di cavolo romanesco insieme al farro, aggiungendo eventualmente dell’aglio crudo tagliato a lamelle molto sottili (il sapore si disperde insieme agli altri ingredienti, risultando molto meno intenso)
Condire secondo i gusti, con olio di oliva, aceto o succo di limone.
Spolverizzare con poco pepe nero.
La ricetta si presta molto bene come piatto unico freddo da consumare nella stagione calda.
Eventualmente, sostituendo l’ortaggio con il comune cavolo verde, reperibile ormai in tutte le stagioni.
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