I minuscoli semi dell’amaranto hanno grandi proprietà nutritive.
Cereale-non-cereale dall’alto contenuto proteico e ricco in fibre, ferro, calcio, magnesio, vitamine del gruppo B, antiossidanti, l’amaranto è allo stesso tempo altamente digeribile e a basso indice glicemico. Non contiene glutine e in questa ricetta è abbinato al farro, per un impasto più facile da preparare.
Curiosità: l’amaranto, dal delicato retrogusto di nocciola, ha origini molto antiche. Nelle sue varietà, era presente in America centrale dove gli Aztechi lo consideravano il grano degli dei. Per i Maya, invece, era il piccolo gigante. I Romani lo apprezzavano anche per la presunta virtù di allontanare la sfortuna e l’invidia, mentre per i Greci aiutava a conservare i ricordi e i buoni sentimenti.
Ingredienti per la base (crostata di circa ø 22 cm)
80 gr di farina di amaranto – 80 gr di farina di farro – un pizzico di sale – un pizzico di noce moscata – 5 cucchiai di olio di semi di girasole – xilitolo di betulla
Ingredienti per la crema
200 gr di farina di mandorle (o mandorle pelate passate al mixer) – 2 mele – xilitolo di betulla. In alternativa alle mele, utilizzare 3 clementine ben dolci.
Preparazione
Mischiare la farina di mandorle con le mele grattugiate e passare al mixer, aggiungendo ev. poca acqua, fino ad ottenere una crema compatta. Aggiungere lo xilitolo e lavorare la crema con un cucchiaio di legno. Coprire e riporre in frigo.
Preparare la base per la torta, mischiando la farina di amaranto e di farro. Aggiungere il sale, la noce moscata, l’olio di semi e lo xilitolo. Incorporare poca acqua mentre si lavorano le farine.
Creare un panetto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e riporre in frigo per mezz’ora.
Utilizzarne 2/3 per la base, stendendo l’impasto tra due fogli di carta da forno. Disporre nel tegame leggermente unto con olio di semi e creare un bordo. Ricoprire con la crema. Realizzare delle strisce con il restante impasto e disporle sulla superficie, richiudendo i bordi.
Cuocere, regolandosi con il proprio forno, finché la crostata risulti ben dorata. Su piastra elettrica, in un tegame coperto, alla temperatura minima per circa 40 minuti. Nel forno a gas, a temperatura medio-alta per 30 minuti, e a temperatura più bassa per altri 30 minuti.
Far raffreddare, possibilmente lasciando riposare alcune ore prima di servire, per permettere ai vari sapori – tutti al naturale – di fondersi al meglio tra loro.
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