Cineteca: Nuovomondo

In  un quotidiano di stenti, di fatiche e di nulla, un uomo di trentasette anni, i suoi due figli e la nonna si imbarcano per l’America.

A convincere il capo famiglia a lasciare le terre aride e le pietraie della Sicilia sono le cartoline che arrivano da oltreoceano, dove già vive il fratello gemello.

Raffigurano polli e verdure gigantesche, alberi su cui crescono soldi, tanto da evocare visioni di enormi ortaggi e fiumi di latte in cui vorrebbe immergersi.

Surrealismo e doloroso realismo sono accentuati dalla parlata dialettale, le affermazioni pungenti della nonna e la logica dei personaggi principali, tesa al concreto e alle cose essenziali.

I cigolii e i rumori inquietanti della nave li accompagneranno nel lungo viaggio che non risparmia nemmeno la burrasca.

Stipati nei locali di terza classe,  gli emigranti vengono sbattuti di qua e di là.

Terminata la tempesta, giacciono ammassati, come in un quadro apocalittico del  Cinquecento che raffigura l’esito di una battaglia sanguinosa o la furia delle forze divine che si scatena per punire gli esseri umani.

Al porto di arrivo, li attendono i controlli sanitari e i test “attitudinali” per valutarne il livello di intelligenza e ottenere l’idoneità al nuovo mondo.

Per le donne non maritate e prive della tutela di un accompagnatore maschio, l’unico modo per assicurarsi l’autorizzazione a restare, sarà quello di sottoporsi a una sorta di mercato delle spose.

Le donne, molte delle quali sono agghindate nei costumi tradizionali delle più svariate etnie, vengono chieste in sposa seduta stante dai più improbabili futuri mariti, i quali spesso le hanno già “prenotate” a distanza.

Cineteca: a proposito di cartoni animati – Ozzy e gli altri

Quello che si invidia un po’ ai piccoli di oggi, e a quelli nati negli ultimi decenni, è la grande varietà di libri in ogni formato, di film e cartoni a loro dedicati.

Una quantità di materiale impensabile per le generazioni che li hanno preceduti, quando c’erano “solo” i libri di Salgari per viaggiare con la fantasia.

Gli animali che popolavano le storie erano tigri, serpenti, elefanti.

Oppure, i topi del pifferaio magico o il gatto con gli stivali, disegnati tra le pagine dei libri. Al massimo, proiettati sullo schermo del cinema, le rare volte in cui si andava.

Se gli animali, domestici o meno che fossero, venivano in qualche modo umanizzati, appartenevano sempre a una mondo fiabesco.

Con l’avvento della tecnologia nell’animazione, invece, gatti, cani, galline, cavalli ecc. diventano credibili, accattivanti e simpatici.

Affrontano le dure prove della vita, proprio come gli umani.

Quando non risultano stucchevoli, è divertente guardarli, soprattutto se compensano antiche mancanze.

Cineteca: The Silence

Due fratelli gemelli – uno vivo e l’altro morto – e una ragazza enigmatica dalle occhiaie pronunciate sono i personaggi principali attorno ai quali ruota la trama di questo film.

Sullo sfondo, l’oceano su cui si affaccia una cittadina colpita da una serie di efferati delitti.

Il ritrovamento del libro che il gemello morto stava scrivendo prima di essere ucciso ne rivelerà il movente.

Realizzato con un budget modesto e senza effetti spettacolari, è un horror dalla spiccata impronta psicologica e cerebrale, anche se non mancano particolari cruenti. Del resto, non potrebbe essere altrimenti, considerando il genere.

Nel susseguirsi di riflessioni intimistiche, omicidi e sentimenti, il silenzio acquista significati diversi.

Può significare incomunicabilità, annientamento o introspezione.

Molto gradevoli le musiche e le inquadrature dell’oceano, la cui bellezza naturale stride con la bruttura della violenza, mentre la suspense tiene inevitabilmente avvinti alla trama.

Cineteca: Il Vedovo

La scelta di uno tra i tanti film con Alberto Sordi è sempre difficile.

Mattatore indimenticato e indimenticabile, qui affianca la memorabile mattatrice Franca Valeri.

Sullo sfondo, la città in pieno boom economico e uno dei suoi simboli: la Torre Velasca.

A guardarla adesso, non sembra essere una grande bellezza, onestamente.

Ai tempi del progetto e della sua costruzione, invece, stupiva in quanto a innovazione e uso esclusivo dei suoi interni, adibiti a lussuosi appartamenti e uffici prestigiosi.

Nelle rare giornate limpide, che il cielo sopra Milano ogni tanto concede, la si vede ancora svettare accanto al Duomo.

Sta sempre là, squadrata e marroncina, quando si guarda verso la città dai piani più alti dei palazzi di periferia.

Anche da quella periferia del “Ronchetto delle Rane”, nota meta per una scorpacciata di rane, salumi e buon vino nelle trattorie di un tempo.

Il vedovo – film completo

Cacao e noccioline per la torta della domenica

FOTO 1

Sostanziosa, ma dal modesto contenuto zuccherino, questa torta unisce al sapore tostato delle noccioline una leggera nota dolce, grazie alla marmellata di arance rosse.

Ingredienti

200 gr di farina di farro bio (zuccheri 4,4 gr)

100 gr di farina di amaranto integrale (zuccheri 1,7 gr)

100 gr di arachidi tostate (zuccheri 3,1 gr)

10 gr di marmellata bio di arance rosse di Sicilia I.G.P. (zuccheri 6 gr)

30 gr di cacao amaro

xilitolo naturale

olio di semi di girasole

FOTO 2

Preparazione

Mescolare con cura le due farine e il cacao. Aggiungere lo xilitolo, le arachidi private della pellicina e l’olio di semi (2 o 3 cucchiai).

Ottenere una consistenza cremosa piuttosto densa, incorporando una quantità sufficiente di acqua.

Versare il composto in una teglia diam. 25 cm. foderata con carta da forno leggermente unta con olio di semi.

Cuocere per 60 – 75 minuti, regolandosi in base al proprio forno.

Nel frattempo, stemperare in poca acqua 10 – 12 gr di marmellata.

Far sobbollire a fuoco basso per qualche minuto e riporre in frigo.

A cottura ultimata, ricoprire la superficie della torta con la marmellata.

Cineteca: The Lucy Show

Sit-com americana degli anni ’60, trasmessa in sei stagioni, vede come protagonista principale la brillante attrice Lucille Ball, con una lunga carriera alle spalle.

Nella quinta stagione, veste i panni di una segretaria un po’ sbadata, Lucy Carmichael, spesso sminuita e bistrattata dal capo che non perde mai l’occasione di biasimarla e farla sentire inadeguata.

Over cinquanta, l’attrice è al centro di gag molto divertenti che rendono la visione piacevole, in un susseguirsi rapido e incalzante di gaffe, equivoci, giochi di parole e situazioni assurde.

Ironia e ingenuità disarmante riempiono i numerosi episodi, tutti a colori vivaci nello stile dell’epoca, anticipando un certo genere di commedia dissacrante che esploderà nei decenni successivi, in cui la trama in sé non è poi così importante, ma l’effetto comico sicuramente sì!

Lucy e la scimmia

Lucy viene convinta e suggestionata dalla cara amica Mary Jane, di essere sull’orlo di un esaurimento nervoso. Le parla della cugina che ha avuto il suo stesso problema, soffrendo anche di allucinazioni.

Il motivo principale del presunto crollo psichico di Lucy apparirà in tutta la sua comica drammaticità.

Lucy vola a Londra

Come vincitrice del concorso per il migliore jingle di cibo per cani, Lucy riceve in premio un viaggio a Londra.

Naturalmente, perde il volo diretto e deve rimediare con un volo per New York, da dove prenderà una coincidenza per Londra.

Ma sull’areo per New York si imbatterà in un incontro inaspettato…

Lucy e il sottomarino

Il capo di Lucy si vanta di essere stato un coraggioso combattente, arruolato su un sottomarino.

Lucy scoprirà che le cose non stanno proprio così, quando lo raggiungerà, per fargli firmare un documento molto importante, su un vero sottomarino dove sta partecipando a un addestramento.

Lucy e il sottomarino – episodio completo

Lucy riceve la visita di Viv

In cerca del figlio di una comune amica, Lucy e Viv si calano nei panni di due ragazze della new generation.

Evidentemente, riuscendo convincenti, tanto che due poliziotti le esorteranno a tornare a casa, perché dopo le dieci di sera i minori di 18 anni non possono stare in giro.

Lucy ha qualche grana con la legge

A causa di un fatale equivoco, Lucy finisce in carcere e dovrà adeguarsi al nuovo, duro stile di vita.

Alla fine, però, verrà salvata dal suo burbero capo.

Lucy e Viv nella villa di Joan Crawford

Le due amiche restano in panne. Chiedono di poter usare il telefono presso una villa.

Vengono accolte da una donna, apparentemente una domestica.

Subito dopo, le due riconoscono la famosa attrice Joan Crawford, ma pensano che si trovi in condizioni economiche disastrate e che abbia dovuto perfino vendere i mobili.

Insieme al capo di Lucy, organizzano uno spettacolo di beneficenza, nella speranza che l’attrice possa ancora ottenere degli ingaggi…