Un parco in città: il Ticinello

Parco del Ticinello, Milano

Scorci antichi al Parco del Ticinello, che si estende per poco meno di 1 km quadrato nella periferia sud di Milano. Detto così, questo numero, sembrerebbe poca cosa e invece lo pone al 4° posto per superficie tra i parchi della città.

La lunga e travagliata storia della sua creazione, che lo ha sottratto alla cementificazione e alla speculazione edilizia, fa da monito per ricordare e rispettare una delle caratteristiche di Milano. Oltre all’importanza naturalistica, il Parco del Ticinello ripropone infatti l’aspetto agreste e contadino che, in fondo, ha sempre caratterizzato la grande metropoli, sin da un remoto passato.

Al suo interno, alberi imponenti , vasti campi coltivati, un’area umida e le marcite offrono l’ habitat naturale a civette, picchi, rondini, cicogne, aironi, rane e lucciole, solo per citare alcune delle specie presenti nel parco.

Comodi sentieri e vialetti invogliano a camminare nel verde, mentre le fronde degli alberi ondeggiano, riempiendo con il loro suono  il silenzio pressoché totale.

Sopravvive nel parco,  una cascina  che tra mille difficoltà, svolge ancora attività agricole e da poco ha allestito nei suoi locali una piccola area museale, tutta da valorizzare, offrendo uno spaccato del mondo contadino locale e lombardo che fino a qualche decennio fa non era così strano incontrare.

Un caso più unico che raro, considerando l’ubicazione di un microcosmo agricolo in città, a pochi passi dalla fermata della metropolitana che in una manciata di minuti porta nel centro di Milano, al quadrilatero della moda, al turismo mordi e fuggi.

 

Parks in the city: the Ticinello

Ancient views at the Ticinello Park, which takes its name from the canal built in 1152  for defensive reasons, most likely originated from the river Ticinum. The park extends for 1 square km in the southern suburb of Milan. All in all, it might seem a small park, but it’s the fourth one as for extension among Milan parks.

The Ticinello Park has been recently created, after a long series of troubled events that saved the green area from overbuilding and speculation. In addition to its naturalistic importance, the Ticinello Park brings back to the rural and peasant aspect of the metropolis that, after all, had featured Milan in most of its districts until some decades ago.

Inside the park, imposing trees, vast cultivated fields and marshes offer a suitable habitat to owls, peaks, swallows, storks, herons, frogs and fireflies, just to mention some of the species living or migrating there.

Comfortable paths and walkways invite people to take a relaxing walk in the green, while the fronds of the trees sway, filling the almost complete silence with their sound.

Facing with countless difficulties, a farm survives in the park, carrying on agricultural activities and hosting cultural events. In its premises a small museum area has been recently settled, yet to be enhanced. It gives visitors an idea of how local and Lombard farmers lived until a few decades ago.

The Ticinello Park along with its ancient farmhouse is a unique reality a few steps from the underground station. From there you can take the tube and reach the centre of Milan in just ten minutes. So close and yet so far away from the fashion district and the typical hit-and-run tourism of the city.

Torta di mele con farina di amaranto

Torta di mele con farina di amaranto

Un sapore davvero particolare contraddistingue questa torta di mele senza uova, burro né lievito. Beh, sì, anche senza zucchero, se non fosse per una leggera spolverata in superficie con poca stevia…

Ingredienti per la base:

300 gr circa di farina di amaranto bio – un pizzico di sale – 5 / 6 cucchiai di olio di semi (di girasole) – 1 bicchiere di acqua tiepida.

Ingredienti per il ripieno: 400 gr circa di mele tagliate a dadini (peso finale) – 1 cucchiaino scarso di semi di anice – 1 cucchiaino scarso di cannella.

Preparazione:

Impastare la farina, a cui è stato aggiunto il sale e l’olio di semi, incorporando poco alla volta l’acqua e lavorare l’impasto fino ad ottenere un panetto solido e compatto. Avvolgere nella carta trasparente, antiaderente e riporre in frigo per 30 minuti. Nel frattempo lavare, sbucciare e tagliare le mele a cubetti piccoli. Aggiungervi i semi di anice e la cannella.

 

Stendere la pasta tra due fogli di carta da forno leggermente unti con olio di semi e creare 2 dischi, uno più grande dell’altro che servirà da base.

Porre la base, insieme al foglio di carta da forno, nella teglia.

Ricoprire con le mele e il rimanente impasto. Richiudere i bordi, punzecchiare la superficie con una forchetta e cuocere nel forno preriscaldato a 200° per circa 60 minuti o regolarsi in base al proprio forno.

Se non si è utilizzato lo zucchero nella ricetta, si può spolverizzare con poca stevia, tenendo conto del sapore già zuccheroso delle mele.

L’amaranto in versione farina perde molto della sua caratteristica “sabbiosa”, ma richiede una maggiore attenzione nella fase dell’impasto rispetto ad altre farine. Inoltre, durante la cottura sembra trattenere molto l’umidità (eventualmente,  rimediare utilizzando della carta assorbente per la casa a fine cottura). Si tratta comunque di un inconveniente che non si presenta nella versione strudel.

Per una cottura ottimale, è consigliabile mantenere uno strato sottile di pasta.

Mete del Lago di Garda: il Vittoriale

Gardone Riviera sembrerebbe un villaggio fantasma, se lo si cercasse solo basandosi sulle indicazioni stradali tradizionali, eppure al suo interno conserva una meta molto gettonata.

Solo arrivati nei pressi del paese, segnalato quasi in ultimo, appaiono le indicazioni per il Vittoriale, destinazione visitata per molte ragioni, tutte diverse, ma che attirano sul luogo davvero tanti visitatori.

Nei giorni più affollati, è inutile cercare invano un posto nel parcheggio adiacente (a pagamento). Basta salire per un breve tratto, qualche centinaia di metri più avanti o anche meno e, se si è fortunati, un posto per lasciare la macchina lo si trova.

Se la visita all’interno della Prioria è nel programma, meglio arrivare alla biglietteria  al più presto. Possono entrare solo gruppi di 10 persone e, quindi, chi primo arriva, meglio alloggia, se non si vuole rischiare di essere tra gli ultimi ad entrare nella residenza di D’Annunzio, oppure vedere sfumare l’opportunità.

D’Annunzio, uomo eclettico, discusso o discutibile a seconda dei punti di vista, ma che comunque è riuscito a lasciare alla storia una poesia indimenticabile come “La Pioggia nel Pineto”.

Visitando il grande parco che circonda la Prioria, non si può fare a meno di ammettere che la sua location era stata ben progettata. Ovunque, regna la presenza del lago, poco più in basso, con i cipressi, i fiori e le varie zone in cui è suddiviso, dagli orridi al cimitero dei cani, dalle  terrazze fiorite al mausoleo in tipico stile anni ’30 alla nave trasportata fin lassù che fa pensare a quella del film “Fitzcarraldo”.

Stupisce e un po’ ancora affascina la vanità, o la ricercatezza, del padrone di casa, le sue innumerevoli camicie bianche, ancora immacolate e intatte, che aveva indossato forse per una sola volta, le numerose paia di scarpe quasi nuove, i completi impeccabili,  i suoi profumi e i contrasti che si susseguono, man mano che ci si inoltra nel parco.

A togliere l’immagine polverosa al contesto del Vittoriale, ci pensano allestimenti moderni di vario tipo: statue, mostre ed eventi. Segno dei tempi che cambiano e si susseguono, come i tanti giochi di luci e ombre, i colori vivaci e le forme sinuose accanto a strutture severe dai contorni squadrati.

Una destinazione, insomma, in cui vale la pena trascorrere qualche ora, ammirando la  vista sul Lago di Garda che si apre a 360°.

 

Destinations of Garda Lake: The Vittoriale

Gardone Riviera might seem a ghost village if one would reach it following the conventional indication signs.

Though a very popular attraction is present in its territory, both village and place of interest are signalled just almost on arrival.

A lot of tourists and visitors go to the Vittoriale for many reasons, so on the most crowded days it’s no use looking for a place to park the car in the nearby pay parking area. Just a few hundred meters away, or even less, a free parking space could be available.

If you want to visit the Prioria, Gabriele D’Annunzio’s home, and haven’t booked online, you’d better arrive on spot as soon as possible, since only groups of ten persons at a time can enter it. Otherwise, you could be allowed  to entrance very late, just before closing time, or not to be able to visit  it at all.

D’Annunzio was a versatile character, considered by many people from different points of view:  both for his political ideas and activities in the 30s and artistic, literary as well as intellectual charme that made him reach high lyrical levels, such as in his renowned, long poetry  “Pioggia nel pineto”, better to say “The rain in the pine wood”.

Whatever the reason for a visit to the Vittoriale is, one can’t feel emotionless in the beautiful location,   with Garda lake peeping out of every corner, cypresses and terraced gardens full of flowers.

Walking through the wide park  around the Prioria, manifold contrasting scenarios follow one another. So, bright colors and romantic settings alternate with severe, grim elements such as the Mausoleum in the typical Italian style of the 30s, the dogs’ cemetry, the revine-like gardens and the warship.

The latest, being dismantled and then built again up there on the hill of the Vittoriale, reminds somehow of the film “ Fitzcarraldo”.

Similarly, a huge collection of almost brand new, elegant white shirts, pair of shoes and suits as well as parfumes and accessories of the landlord keeps on fascinating a bit and reveal his refined or vain personality.

Different, modern fittings such as statues, exhibitions and events renew the vintage setting and keep any dusty atmosphere away. That’s a sign of how time has changed in and outside D’Annunzio’s sumptuous dwelling, where it’s worth spending some hours.