Cineteca: 1984 – Il Grande Fratello

Mancavano pochi anni al 1984 quando la prof. d’inglese portò in classe “1984” di George Orwell.

Allora, correvano gli anni di piombo e il clima dentro e fuori dalla scuola non era certo dei più spensierati.

Resta il fatto, che la scelta della prof. era stata azzeccata perché aveva riscosso l’interesse generale.

Allora, si era abituati a chiedersi molte cose e lei, sanguigna e battagliera, ci spronava a tenere gli occhi aperti ed essere attenti e curiosi verso tutto ciò che accadeva intorno.

Pubblicato nel 1949, il romanzo fantascientifico ipotizzava una società autoritaria, iper-controllata, in cui anche il minimo pensiero autonomo era considerato un grave reato e un danno alla collettività, naturalmente da reprimere, punire e redimere con mezzi più o meno psico-sofisticati.

In questi folli tempi che ci tocca di vivere, farebbe bene rivedere il film, egregiamente costruito sulla trama dell’omonimo romanzo. Fosse solo per rendersi conto del pericolo sempre latente che incombe quando si inizia a non chiedersi più niente.

Quando si usano certe dialettiche belliche per parlare di problemi quotidiani che coinvolgono tutti, quando si dice “colpire” invece di dire “contattare”, quando si dice “massa” invece di dire “persone”, beh, qualche dubbio sorge spontaneo che “The Big Brother” non sia stato solo un romanzo e un film.

Almeno, per chi ancora si chiede qualcosa…