Aprite quella porta – con Artemidoro di Daldi

Greco, vissuto nel II sec. d.C., Artemidoro di Daldi si dedicava all’arte dell’interpretazione dei sogni con particolare riferimento al loro potere predittivo, sulla base del principio che “il sogno è verità”.

Una verità che si rivela nel sonno perché “Quando il corpo si riposa, l’anima si muove, e non dormendo essa conosce e vede le cose visibili, ode ciò che si può udire, cammina, tocca, si duole e considera”.

Per questo, il sogno annuncia ciò che è in procinto di accadere.

Filosofo e autore di svariati scritti, tra i quali alcuni sull’interpretazione dei sogni, Artemidoro distingue tra i sogni veri e propri (quelli predittivi) e le immagini rappresentate dalla mente quando il sonno ha il sopravvento. Definiti “insogni”, questi ultimi non hanno alcun carattere premonitore ma ammoniscono sul presente, essendo solo desideri momentanei come l’affamato che sogna di mangiare o l’assettato che sogna di bere. La loro visione è resa possibile dall’effetto che tali bisogni suscitano. Così si esprimono passioni, paure, felicità, tristezza, istinti primari, condizioni fisiche e dell’anima.

Per Artemidoro il sogno è movimento, riferito a qualcosa di positivo o negativo che accadrà a breve o più in là nel tempo, e che l’anima predice con immagini naturali e specifiche per condurre il sognatore verso la conoscenza di contenuti già appresi con l’esperienza reale. Tramite il sogno l’anima esorta il sognatore e riguardare e considerare ciò che egli ha già sperimentato. Tanto da poter affermare che tutti, dopo aver visto e compreso in sogno determinate cose, riscontrano la loro realizzazione o che solo per il fatto di averle sognate si sono effettivamente avverate.

Un’affermazione, questa, che potrebbe trovare la sua parte di verità anche con riferimento alle condizioni di salute del sognatore.

Essendo l’esperienza onirica del tutto personalizzata, strettamente circoscritta al proprio universo individuale, può accadere, ad esempio, che la psiche, liberatasi nel sonno dal vincolo della veglia, riesca a percepire i minimi segnali di una condizione fisica che sfugge all’attenzione quando da svegli si è assorbiti dalla vita razionale.

Ne consegue che il sogno può far presagire l’esordio di un processo infiammatorio, di una malattia che poi si manifesterà realmente.

Allo stesso tempo, la soluzione di una questione reale apparentemente ingarbugliata si può svelare proprio attraverso il sogno, predisponendo il sognatore a comportarsi in un determinato modo.

Secondo Artemidoro i sogni si distinguono in contemplativi, immediatamente concretizzabili, e allegorici, che si realizzeranno nel tempo.

Questi ultimi, ad esempio, sostituiranno l’immagine della propria amata con un cavallo, o un qualsiasi animale femmina, un abito, il mare o altro elemento somigliante alla figura reale, non tanto nelle sembianze fisiche, ma nelle sensazioni che evocano tali allegorie.

I sogni allegorici possono essere di cinque tipi:

  • Sogni propri, quando il sognatore vede sé stesso agire o soffrire e solo a lui accadrà qualcosa di positivo o negativo.
  • Sogni alieni, quando il sognatore vede un altro agire o soffrire e ciò che avverrà riguarderà solo l’altro.
  • Sogni comuni, quando si sognano cose abituali e riconducibili all’esperienza di tutti.
  • Sogni pubblici, che si svolgono in luoghi pubblici, quali un porto, un tempio, una città ecc.
  • Sogni mondani, quando il sole, la luna, i corpi celesti e gli elementi naturali sono assenti o non sono rappresentati nel loro consueto ordine. Definiti anche come “sogni cosmici”, comprendono la visione di eventi naturali catastrofici, con la terra e il mare che si riversano in modo anomalo, creando spaccature, cadute, crolli ecc. Oggi verrebbero interpretati come uno stato di disordine e disorientamento personale del dormiente e della sua difficoltà nel far convivere aspetti tra loro contrastanti. Ma Artemidoro dà loro un significato diverso. Sognare un terremoto, ad esempio, raffigura nella disgregazione degli elementi che si separano e non sono più trattenuti nello stesso luogo, la liberazione dai debiti e dalla prigione, se il sognatore è afflitto da tali problemi,

Artemidoro descrive, poi, i sogni speculativi, in cui ciò che il sognatore vede corrisponde alla realtà. Un esempio viene dato dal marinaio che sogna il naufragio della nave e, svegliatosi a causa del sogno, riesce a mettersi in salvo.

Sebbene i sogni siano opera dell’anima, e Artemidoro li abbia classificati secondo criteri precisi, a volte in modo arzigogolato, altre anticipando le più moderne interpretazioni, non tutti i sogni sono interpretabili. Alcuni elementi, infatti, sono privi di significato e appaiono in sogno solo per arricchire la scenografia. Sarà il contesto e il luogo in cui si svolge la rappresentazione onirica a svelarne il senso, “perché l’anima per ornamento più cose considera, e spesso dalle parti dimostra il tutto”.

Anche sui sogni ricorrenti Artemidoro dice la sua; così come ripetiamo spesso la stessa cosa per darle importanza quando parliamo, allo stesso modo l’anima ripropone più volte ciò che è degno di essere ricordato, vedendone con largo anticipo l’accadimento. Considerando che non sì sta sempre assorti sulle medesime faccende, il lasso di tempo più o meno lungo che intercorre tra un sogno ricorrente e l’altro, viene occupato da altri sogni.

L’origine dei nomi dei contenuti onirici, nello specifico in greco, è per Artemidoro una chiave interpretativa molto importante. Ma se un nome non è conforme alla qualità da esso espresso, si devono considerare altri elementi. Poniamo il caso in cui si sogni una bambina che si chiama Gaia, rappresentata mentre piange. Si dovrà allora tenere conto delle condizioni particolari in cui si trova la persona sognata.

Dagli scritti di Artemidoro pare che sogni tuttora ricorrenti fossero condivisi anche dagli antichi. Uno di questi riguarda i denti. Perderli rappresenta evidentemente un timore atavico visto che esserne privi significa non potersi nutrire in modo adeguato, diventando così vulnerabili e fragili. Ma Artemidoro va oltre, affermando che perdere i denti presagisce la perdita dei beni posseduti oppure di qualcuno, probabilmente un giovane se a cadere sono quelli davanti, di mezza età se cadono i premolari, un anziano se a cadere sono i molari.

I denti che cadono tutti in una volta rappresentano l’abbandono e l’allontanamento dalla casa, considerando la bocca come la dimora delle persone che la abitano, ovvero i denti, che corrispondono agli uomini di più grande valore – quelli di sopra – mentre quelli di sotto raffigurano gli esseri più infimi.

Tuttavia, cambiamenti positivi nella vita del sognatore sono annunciati da denti nuovi al posto di quelli vecchi caduti, purché i nuovi siano migliori di quelli persi. Se i denti caduti erano marci, il sognatore si libererà di ogni fastidio.

Sognare di avere denti d’oro è per i grandi oratori di buon auspicio, in quanto le parole formulate saranno di simile valore.

Altri sogni degli antichi, tuttora comuni, includono quello di volare, come manifestazione di felicità, Più il sognatore vola in alto, senza ali e con il corpo dritto, più si mostra superiore e migliore di chi lo circonda. Volare con le ali porta bene al servo, liberandosi dal giogo del proprio signore.

La vista è uno degli aspetti su cui Artemidoro si sofferma ampiamente, asserendo che sognare di vedere poco equivale a scarsità di denaro. Chi vede meno non riesce a vedere cosa ha davanti, ma se a vedere poco e male è un atleta che corre, ciò è di buon auspicio perché chi corre davanti a tutti non può vedere chi si lascia alle spalle, ovvero i perdenti.

Sognare di non vedere è propizio per il poeta, in quanto non verrà distratto dalla vista di cose e colori e potrà concentrarsi sulla propria arte. Infatti, di Omero, si dice fosse cieco.

Se un navigante sogna di avere tre o quattro occhi, il ritorno in porto sarà assicurato perché gli occhi attraggono luce e splendore. Del resto, sognare di avere un terzo occhio rappresenta il bisogno di avere più luce, non essendo sufficiente la propria.

La nave, importante mezzo di trasporto presso gli antichi, è ricca di significati. Se si spezza e si rovescia in mare o sbatte contro gli scogli presagisce qualcosa di negativo, ma non per il servo. Essendo la nave simile a chi la governa e la comanda, il suo naufragio libererà il subalterno da ogni vincolo.

Meglio sognare navi grandi, perché possono trasportare pesi maggiori piuttosto che piccole ed esposte ai pericoli del mare. Se il sognatore vuole navigare, ma qualcuno o qualcosa glielo impedisce significa che un progetto non andrà in porto.

Molte visioni attingono dal mondo animale per rappresentare innumerevoli significati.

Ingannatori e buffoni appaiono spesso sotto forma di rane, le quali tuttavia portano bene se chi le sogna è abituato a guadagnare. Anche sognare un delfino porta bene perché questa creatura marina va dove il vento è in procinto di alzarsi, permettendo di navigare, ma sognarlo fuori dall’acqua è di cattivo presagio perché annuncia la morte di un caro amico.

Formiche operaie, e non quelle alate, portano bene al contadino, annunciando copiosi raccolti. Infatti, dove non ci sono semi non si vedranno formiche. Per contro, sognare le formiche intorno al corpo è presagio di morte, in quanto figlie della terra, fredde e nere.

Tori, cavalli e cavalle nella loro mandria, ovvero non addomesticati, indicano individui ribelli e superbi.

Il leone, simbolo di forza e potere, presagisce ai sottoposti benefici elargiti da una qualsiasi autorità, ma se è minaccioso porta paura e malattia. I cuccioli di leone annunciano la nascita di figli. Gli animali selvatici in generale rappresentano i nemici, con i quali è sempre meglio uscirne da vincitori piuttosto che vinti. Se un povero sogna di combattere contro una bestia feroce, ne trarrà beneficio, in quanto nutrirà sé stesso e la sua famiglia con le sue carni.

Gru e cicogne sognate nel medesimo stormo annunciano l’assalto di ladri e nemici. Se viste in inverno annunciano vento e pioggia oppure siccità se sognate in estate. Viste da sole sono propizie a mettersi in viaggio perché partono e tornano per loro natura. Favoriscono le nozze e la nascita di figli, soprattutto le cicogne in quanto maschio e femmina accudiscono i loro piccoli.

Le uova, simbolo primordiale della vita, preannunciano profitto perché molto nutrienti, ma se sono numerose minacciano preoccupazioni e problemi con i figli. Infatti, i pulcini raspano la terra alla ricerca di cose nascoste.

Così, mentre il corpo si riposa, l’anima è in perenne movimento e trasformazione, passando tramite una scala da un luogo all’altro, con l’annuncio di un miglioramento o un pericolo. Si svela nell’innocenza di un bambino che fa volare l’aquilone o in una creatura, tanto dolce e amabile nella vita reale, che nel sogno richiama un’inquietante Cappuccetto Rosso mentre si avvia risoluta nel folto del bosco, e non si sa bene se per fare legna o vendicarsi di qualche bestia feroce o torto subito. Ritorna poi placida come l’acqua di un mare calmo o una casa accogliente con il camino acceso, per ritrovarsi senza macchia né paura come un cavaliere medievale, passando per i meandri del proprio castello interiore alla scoperta di tesori inaspettati.